EUDI 2023

Successo all’EUDI per il Progetto THETIDA presentato presso lo stand della IANTD.
Il progetto THETIDA affronta la salvaguardia e la protezione del patrimonio culturale costiero e sottomarino europeo dagli effetti dei cambiamenti climatici e dei rischi naturali nella sua interezza che include la gestione, la protezione e la preparazione del rischio, come strategie complementari per prevenire danni ai siti del patrimonio culturale, identificare e scongiurare ulteriori minacce e promuovere strumenti politici per la neutralità climatica e la resilienza economica nelle zone costiere.
In questo progetto, un team interdisciplinare di ricercatori, esperti e professionisti svilupperà, testerà e convaliderà un sistema integrato di valutazione e protezione dei molteplici rischi del patrimonio con quadri di monitoraggio basati sull’evidenza, con strumenti innovativi e attraverso processi partecipativi (Citizens’ Science e Living Labs ). Le azioni di implementazione del progetto collegheranno le innovazioni sociali con tecnologie all’avanguardia (strumenti armonizzati ICT e IoT).
Coordinato da: Istituto di comunicazione e sistemi informatici (ICCS), Grecia

 

Fra i siti pilota quello del relitto dell’EQUA
LO staff della IANTD ha già operato e continuerà le indagini sul relitto dell’Equa.
L’Equa è un relitto della Seconda Guerra Mondiale che porta con sé una storia movimentata. Fu costruita nei Cantieri Tosi di Taranto, in Italia, insieme alle navi gemelle Meta, Epomeo e Sorrento, tra il 1928 e il 1930. Le imbarcazioni furono inizialmente commissionate dalla Società Partenopea di Navigazione di Napoli per il collegamento con le isole del Arcipelago campano (Capri, Ischia e Procida). Ma, dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale, l’Equa venne requisito per compiti di sorveglianza costiera, per poi tornare nuovamente al servizio civile. Nel marzo 1941 l’Equa venne inserito nella flotta militare ausiliaria e trasformato in cacciasommergibili. Per svolgere i suoi nuovi compiti, la nave era equipaggiata con un cannone da 90 mm, due cannoni da 20 mm e un sistema antisommergibile. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 l’Equa entrò nella Marina Nazionale Repubblicana come cacciasommergibili. Prestò servizio presso la Scuola Antisommergibile della Spezia, aggregato all’X-MAS, il Reparto delle Forze Speciali della Marina Militare Italiana.

Nella notte del 18 aprile 1944 (altre fonti menzionano il 10 giugno 1944), l’Equa oscurato fu speronato accidentalmente dal cacciasommergibili tedesco UJ2220. Per fortuna tutto l’equipaggio venne tratto in salvo e non ci furono vittime.

Oggi l’Equa si trova a 44°06’36” N 9°45 03″ E, nei pressi dell’area marina protetta del Parco Nazionale delle Cinque Terre, patrimonio dell’UNESCO . Giace in corretta linea di navigazione, ad una profondità massima di 40 metri, su un fondale limoso, leggermente inclinato a babordo.

Grazie alla sua vicinanza con il Parco Nazionale delle Cinque Terre, il relitto è animato da una ricca fauna di pesci e altri animali marini, e nei dintorni del relitto è frequente avvistare anche il raro pesce luna (noto anche come Mola mola). Questa ricchezza la rende una destinazione perfetta per pescatori e subacquei, il che purtroppo porta all’inquinamento, soprattutto a causa delle numerose reti da traino smarrite che si possono trovare sui relitti e che avvolgono lo scafo. Questa abbondanza di fauna sottomarina fa dell’Equa un notevole valore aggiunto per il turismo della regione.

 

La bellezza e le eccellenti condizioni dell’Equa, nonostante abbia trascorso gli ultimi 80 anni sott’acqua, così come il suo relitto accessibile e la ricca fauna sottomarina, lo rendono un sito pilota ideale per testare e sviluppare le tecnologie e le metodologie del progetto THETIDA. Inoltre è situato ad una profondità dove si possono facilmente effettuare misurazioni e rilievi adeguati e alla quale si possono valutare correttamente la temperatura e altre variazioni, senza esporre i subacquei a rischi eccessivi, caratteristica altrettanto cruciale per l’accuratezza dei dati raccolti. e analizzati nel quadro del progetto.

 

Progetto finanziato
dall’UNIONE EUROPEA 

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